Blumm Prize alla Novello

 Bruxelles – Si chiama “vasi comunicanti” l’opera di Maria Elisabetta Novello vincitrice a Bruxelles del Blumm Prize, il Premio d’Arte contemporanea organizzato dall’agenzia Pomilio Blumm. Con la sua creatività l’artista veneziana mette in mostra un decadimento e una rigenerazione rappresentati dall’elemento caratteristico della sua produzione, già nota e apprezzata nel mondo dell’arte: la cenere. “L’opera artistica – spiegano le motivazioni della giuria – ci ricorda dell’incessante circolo di decadimento e rigenerazione che pervade l’azione umana dando così un nuovo senso etico alla vita”. A Elisabetta Novello sono stati assegnati i 9 mila euro in palio per il primo premio, mentre al goriziano Michele Spanghero, vincitore della votazione web, un premio di mille euro. All’evento, ospitato dall’Ambasciata italiana a Bruxelles, hanno preso parte 20 artisti under 40 provenienti tutto il mondo. Ai partecipanti al Blumm Prize era stato chiesto di reinterpretare il tema della trasparenza, come valore in sé e come punto di riferimento nel dialogo tra cittadini e istituzioni. Lo spirito del premio è stato espresso, durante la premiazione, da Franco Pomilio, presidente di Pomilio Blumm, tra i principali player europei nella comunicazione istituzionale: “Cerchiamo di sviluppare è una nuova teoria del ‘cittadino consumatore’ e il tema della trasparenza, anche grazie al rapporto con Trasparency International, partner dell’evento. La trasparenza è una big issue per il mondo ma è estremamente interessante soprattutto per la cultura europea, così come lo è il rapporto istituzioni cittadino. Scegliamo di farlo con l’arte perché interpreta realtà e la anticipa. Per questo abbiamo chiesto di occuparsene ad artisti italiani ed europei , anche della nuova Europa, il che è una novità”. Un valore diventato chiave anche per la Farnesina, rappresentata alla consegna del riconoscimento dall’ambasciatore italiano in Belgio Alfredo Bastianelli, secondo cui quello della trasparenza è un concetto che deve fare da “ispirazione per la moderna diplomazia, sempre più chiamata a dare risposta alle istanze della società civile nei due sensi, sia tenendo costantemente informata l’opinione pubblica delle scelte della politica estera, sia diventando punto di riferimento per i diversi attori del sistema paese che si proiettano sugli scenari internazionali”. 

                                                                                                                         Matteo Manzonetto

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